Osteopatia, Ginecologia e Gravidanza

PERCHE’ RIVOLGERSI ALL’OSTEOPATA IN GRAVIDANZA?

L’osteopatia l’osteopatia è una terapia dolce, volta ad assecondare il corpo della donna a i cambiamenti che avvengono durante la gravidanza. Compito dell’osteopata è aiutare ad alleviare le più svariate problematiche che si presentano durante la gravidanza, donando alla futura mamma un benessere ed un equilibrio che le permetteranno di vivere questo momento della vita in maniera serena, accompagnandola ad un parto il più possibile naturale.
L’osteopatia non costituisce nessun pericolo né per la mamma né per il feto, ma è un valido aiuto e molti paesi europei sono all’avanguardia in questo senso. Il trattamento osteopatico è molto utile, durante la gravidanza, ed è di completamento all’approccio medico convenzionale, per cui tranne rarissimi casi, non vi è nessuna controindicazione anzi.

In che modo può essere d’aiuto l’osteopatia in gravidanza

Durante la gravidanza possono insorgere diversi disturbi quali:
-mal di schiena,
-lombalgia,
-sciatalgia
-difficoltà nella respirazione, problemi digestivi e bruciore di stomaco, con reflusso gastrico -pesantezza alle gambe
-mal di testa e cervicalgia
-dolore sacrale

Come lavora l’osteopata in gravidanza?

In gravidanza, l’osteopata aiuta a migliorare il funzionamento dell’apparato ginecologico attraverso l’ottimizzazione della mobilità del bacino, muscoli, tendini, sistema circolatorio, apparato ginecologico con manovre dolci e mai invasive (e soprattutto non si avvale di manovre interne ammesse solo dal ginecologo). Il movimento di rotazione del sacro consente l’aumento del diametro del bacino necessario per far passare la testolina del neonato. Per far sì che questo succeda, occorre che tutte le articolazioni del bacino siano mobili, e non bloccate da restrizioni; e a questo scopo che l’osteopata crea condizioni ottimali che da un lato riducono le tensioni dolorose della mamma, dall’altro facilità le fatiche del bebè. Ogni gravidanza è a sé, e grazie all’intervento dell’osteopata si consente un migliore adattamento della postura e dei tessuti della mamma ad una nuova postura. Questo perché l’apparato riproduttivo è collegato allo scheletro tramite legamenti e fasce; di conseguenza, è facile capire come delle disfunzioni dell’osso sacro, del bacino, e della colonna lombare, possano incidere sul buon funzionamento di utero e ovaie. Ancora più chiaro è il quadro se si considera che l’innervazione del sistema neuro vegetativo, per l’apparato ginecologico si trova a livello lombare e sacrale. Inoltre molti problemi di lombalgia sono conseguenza di tensione di carattere ginecologico. La funzione dell’apparato ginecologico, può essere aiutata con l’osteopatia attraverso trattamenti che mirino a:

  • ristabilire la mobilità dell’utero, liberandolo da aderenze peritoneali o cicatriziali, da pregressi interventi chirurgici;
  • rimettere in equilibrio tutti i legamenti e del legamento sospensorio dell’ovaio;
  • ridurre la compressione viscerale sugli organi genitali;
  • liberare l’apparato ginecologico dal colon destro e sinistro;
  • tenere mobilizzate e libere le articolazioni sacro iliache, il pube, la sacro-coccigea per facilitare la “dilatazione” del bacino durante il momento del parto.

L’ osteopatia aiuta la mamma a prepararsi al parto

Nel caso in cui per esempio, si è reduci da un trauma pelvico, si possono avere ripercussioni sulla meccanica del parto.
Con un lavoro specifico, si può andare a lavorare:
-un trauma al coccige
-una frattura pelvica o lussazione conseguenza di incidente stradale
-una cicatrice dell’ episiotomia o cesareo
-cicatrice addominale.

Tali trattamenti consentono di arrivare in condizioni fisiche ottimali ad un parto meno faticoso possibile, sia per la mamma che per il neonato.

E dopo il parto?

Dopo il parto naturale o cesareo o un epidurale, la terapia osteopatica serve rimettere in forma e in “funzione” tutta la meccanica pelvica e perineale. L’ideale sarebbe un controllo prima della gravidanza per analizzare la struttura fisica della donna e rimuovere eventuali blocchi di mobilità delle articolazioni, il che consentirà di affrontare meglio l’attesa e prevenire disturbi. E’ consigliabile iniziare ad effettuare i trattamenti osteopatici a partire dal quinto mese di gravidanza con cadenza mensile fino al nono mese e dove indicato effettuare un trattamento o il giorno prima o il giorno stesso del parto su indicazione del/della proprio ginecologo/a e/o ostetrica.

Come per la mamma, anche per il bambino il momento della nascita costituisce un impegno considerevole, questo perché il neonato deve spingere per avanzare lungo il canale del parto e, mentre è sottoposto alle contrazioni uterine la sua testolina deve restringersi per adattarsi alle ridotte misure del bacino materno; ragion per cui è importantissimo avere un bacino quanto più possibile esente da blocchi o restrizioni di mobilità. A volte, tuttavia, specie se la nascita è stata particolarmente difficoltosa (travaglio lungo, parto podalico, parto con ventosa), le “Torsioni Craniali” (definite così in ambito osteopatico ovvero un cranio con forma non regolare chiamato anche plagiocefalia), non riescono a risolversi da sé ed ecco che possono provocare neonato disturbi di vario genere come rigurgiti, colichette problemi di sonno, irritabilità.

L’osteopatia tramite manipolazioni estremamente delicate a livello craniosacrale, può correggere le disfunzioni, riportando le ossa nella loro corretta posizione e mettendo il neonato nelle condizioni di stare meglio.