Elettroterapia
Elettroterapia antalgica e stimolante
L’elettroterapia consiste nella applicazione locale di impulsi elettrici alternati (elettrostimolazione) o continui (jonoforesi) al fine di ottenere rispettivamente un effetto terapeutico. La terapia con correnti elettriche viene praticata facendo passare attraverso le parti del corpo umano correnti elettriche con determinate caratteristiche, scelte in base agli scopi da raggiungere.
Correnti ad azione antalgica
-DIADINAMICHE
-JONOFORESI
-T.E.N.S.
Correnti ad azione eccitomotoria (elettrostimolazione)
-RETTANGOLARE
-ESPONENZIALE
-FARADICA
-KOTZ
1.1 CORRENTI DIADINAMICHE
Le correnti diadinamiche sono correnti unidirezionali ed emisinusoidali a bassa frequenza. Principali indicazioni per le correnti diadinamiche:
-Postumi dolorosi di traumi articolari
-Artropatie acute e croniche
-Algie muscolari Tendiniti
1.2 IONOFORESI
La ionoforesi, o dielettrolisi medicamentosa, è una metodica che utilizza corrente continua per veicolare all’interno dei tessuti biologici gli ioni attivi di un farmaco disciolti in soluzione acquosa.
La ionoforesi è indicata nel trattamento di patologie che interessano strutture non profonde e prive di abbondante rivestimento di tessuto muscolare e adiposo. E’ particolarmente efficace nelle patologie del gomito, polso, mano, ginocchio e tibio-tarsica.
Numerose risultano essere le affezioni trattabili con la ionoforesi perchè, a seconda del farmaco utilizzato, questa tecnica può svolgere un’azione antalgica, antinfiammatoria, antiedemigena, miorilassante, ricalcificante e sclerotica.
1.3 T.E.N.S.
La parola T.E.N.S. deriva dalla sigla inglese “Transcutaneous electrical nerve stimulator”, ossia “Elettrostimolazione nervosa transcutanea”. Questa corrente è stata introdotta in elettroanalgesia sulla spinta della teoria del cancello di Melzack e Wall e ha conquistato rapidamente un ruolo primario nella terapia del dolore, grazie alla sua efficacia. La corrente T.E.N.S. svolge esclusivamente un’azione antalgica ad insorgenza rapida.
Le principali indicazioni della corrente TENS sono:
-Dolori radicolari
-Nevralgie post-erpetiche
-Artrite reumatoide
-Artralgie e mialgie localizzate
-Dolore del moncone di amputazione
2.1 ESPONENZIALE
Corrente unidirezionale ad impulso di tipo esponenziale con durata max 99 millisecondi (mS) e regolazione della pausa fino a max 9 secondi. Entrambe sono correnti ad impulsi regolabili in intensità, durata e pausa capaci di determinare la risposta contrattile del muscolo denervato, parzialmente denervato e innervato.
Muscoli parzialmente denervati: L’elettrostimolazione dei muscoli parzialmente denervati viene attuata con impulsi esponenziali. Questi impulsi determinano la risposta contrattile delle fibre muscolari denervate senza stimolare le fibre già reinnervate, le quali si accomodano alla lenta crescita dello stimolo. Inoltre gli impulsi esponenziali non arrecano fastidio al paziente, in quanto determinano l’accomodazione anche delle fibre nervose sensitive.
Muscoli totalmente denervati: Per l’elettrostimolazione del muscolo totalmente denervato si possono utilizzare impulsi rettangolari o esponenziali.
Muscoli innervati: La stimolazione di muscoli innervati viene effettuata con impulsi rettangolari.
2.2 FARADICA
E’ una corrente a bassa frequenza, che viene utilizzata per l’elettrostimolazione del muscolo normalmente innervato, dal momento che per le sue caratteristiche è quella che, tra tutte le contrazioni prodotte dalle correnti eccitomotorie, più assomiglia alla contrazione muscolare volontaria.
Gli effetti biologici della corrente faradica sono rappresentati dalla:
-Azione eccitomotoria;
-Vasodilatazione;
Le principali indicazioni della corrente faradica sono:
-Ipotrofia muscolare da non uso;
-Paralisi flaccide di origine centrale;
-Trapianto muscolare.
2.3 KOTZ
La corrente di Kotz viene impiegata per il potenziamento dei muscoli normalmente innervati e permette il massimo reclutamento muscolare con la minore sensazione dolorosa.
Le principali indicazioni di questa corrente sono:
-Potenziamento muscolare degli atleti;
-Scoliosi idiopatica.